Sono stati davvero ricchi di emozioni gli incontri con il regista Stefano Sbrulli. Infatti, il suo film Donde los niños no sueñan, ha coinvolto il pubblico in entrambi gli appuntamenti del 27 gennaio.
Gli studenti del Liceo Lucio Piccolo di Capo d’Orlando hanno avuto la possibilità di partecipare all’incontro con il regista. In molti hanno affollato l’aula magna, mentre gli altri, dalle loro aule, hanno seguito l’incontro trasmesso in diretta sulle loro LIM. Allo stesso modo, gli studenti delle scuole che hanno aderito al Festival Nebrodi Cinema Doc, hanno partecipato dalle loro aule, sia del comprensorio, che da molte altre collegate da fuori regione. Una comunità che abbiamo stimato in circa 2.000 studenti partecipanti, che hanno così avuto la possibilità di seguire l’evento, la proiezione e di dialogare con l’autore.
Nei suoi lavori, Stefano Sbrulli, fotografo, regista e visual artist, coniuga video, foto e grafica e si concentra principalmente su tematiche sociali e ambientali. Ha seguito storie in Italia, Iraq, Mozambico, Serbia, Bosnia ed Erzegovina.
Negli ultimi anni si è occupato delle conseguenze dell’estrazione mineraria in Perù, realizzando il cortometraggio Donde los niños no sueñan, ambientato nella città di Cerro de Pasco, dove l’inquinamento da metalli pesanti ha compromesso la salute dell’intera popolazione, soprattutto quella dei bambini. Così come ha dichiarato il regista durante l’incontro, quando ha iniziato a realizzarlo pensava già al suo scopo, parlare di ambiente e di diritti, informare, farlo vedere nelle scuole.


Questo è stato possibile non soltanto per la volontà e l’impegno del nostro Festival, dei nostri partners, ma anche grazie alla sensibilità degli studenti, dei docenti e della dirigente scolastica del Liceo Lucio Piccolo di Capo d’Orlando, Lara Bollaci, che ha ospitato l’evento in presenza. Sentiamo il bisogno di ringraziare tutti per l’accoglienza, sia gli studenti che il personale delle scuole che hanno partecipato sia in presenza che a distanza. È stata una mattinata densa di emozioni e significati che ha rafforzato la nostra convinzione sul cinema come motore capace di contribuire alla crescita della sociale e culturale della comunità.
In maniera analoga, nel pomeriggio dello stesso giorno, il pubblico dello Spazio LOC di Capo d’Orlando ha apprezzato il film e l’incontro, durante il quale, oltre ad approfondire con il regista il tema dell’inquinamento causato dall’industria estrattiva in Perù, ha avuto la possibilità di discutere sulle conseguenze dell’inquinamento in Sicilia e nella provincia di Messina. Infatti, particolarmente incisiva è stata la testimonianza di Egidio Maio, della Rete Zero Waste Sicilia, che in prima persona si è occupato delle battaglie in difesa della salute nella zona di Milazzo e Pace del Mela. Inoltre, grazie alla disponibilità del regista Antonio Bellia, è stato proiettato un estratto del documentario Crimini di pace, girato alcuni anni fa nel siracusano e nel ragusano, che documenta gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla popolazione dopo decenni di esposizione.

In entrambi gli appuntamenti, che hanno coinciso con la Giornata della Memoria, è stato proiettato un cortometraggio per ricordare le vittime delle deportazioni nazifasciste.
Ancora una volta, nel ringraziare i nostri partners e tutti quanti contribuiscono alla riuscita degli eventi del nostro Festival, ribadiamo l’importanza che il cinema può avere nella nostra vita.
Quando abbiamo iniziato a lavorare alla preparazione del Festival Internazionale Nebrodi Cinema Doc, ci siamo subito interrogati su che cosa sia oggi il cinema. Siamo spesso abituati a pensare al cinema in senso fisico, come ad un luogo – una sala cinematografica – dal quale guardare verso l’interno di uno schermo.
Noi vorremmo invece capovolgere questa prospettiva, immaginando che lo schermo sia un mezzo per aprirsi verso l’esterno, una finestra spalancata sul mondo. Attraverso questa finestra il cinema può diventare uno strumento di analisi e di comprensione dell’ambiente di cui siamo parte e della società in cui viviamo: da qui l’attenzione che riserviamo alle tematiche ambientali e sociali, alla solidarietà e all’impegno civile. Siamo convinti che il cinema possa essere utile non solo a conoscere meglio il mondo ma anche a migliorarlo.
“Una storia da raccontare, un mondo da cambiare” non è uno slogan, è la nostra ambizione.
Segue Galleria Fotografica
Le foto scattate allo Spazio LOC sono di Valerio Civile