Premio Rino Bertoloni Meli

Assegnato dagli studenti delle scuole italiane aderenti al Festival Internazionale Nebrodi Cinema Doc

La giuria costituita da tutti gli studenti delle scuole italiane che hanno aderito al Nebrodi Cinema Doc, assegnerà il premio intitolato a Rino Bertoloni Meli, docente e ambientalista.

Perché il premio intestato a lui?

Perché:

Ha insegnato ai suoi alunni e a quanti hanno avuto modo di conoscerlo, la forza della mitezza e dell’essere veri;

Non parlava solo di pace, la praticava;

Non parlava del rispetto per la natura e l’ambiente, li rispettava;

Non parlava dell’amicizia, la donava;

Perché tutti noi che lo abbiamo conosciuto, i suoi studenti che tanto amava, e speriamo, adesso, anche quanti lo conosceranno attraverso questo premio, sentiamo ancora scorrere dentro di noi quella linfa generata dal suo modo di essere, che nutre l’anima, che produce effetti benefici di bellezza e sensibilità.

Per la ricchezza che ci ha donato senza nulla chiedere in cambio, che si alimenta sempre di più nel ricordo, dedichiamo questo premio a lui!

Nota biografica

RINO BERTOLONI nasce a Formia in provincia di Latina il 4 dicembre 1953, ha vissuto l’infanzia a Sant’Agata di Militello fino all’età di 18 anni partecipando attivamente al movimento studentesco del 1968. Qui ha frequentato il liceo Scientifico.

Successivamente, nel 1972, si trasferisce a Milano, città nella quale viveva lo zio tanto amato, Vincenzo Consolo, fratello della madre, destinato a diventare uno dei più grandi scrittori del Novecento.

Nella città lombarda partecipa attivamente all’attività politica, schierandosi accanto alle lotte condotte dal movimento operaio. A Milano completa i suoi studi, si laurea in filosofia e inizia la sua esperienza di docente. 

Nei primi anni ’80 entra a far parte del movimento dei pacifisti che si batte contro l’installazione dei missili Cruise nella base militare di Comiso. Partecipa alle iniziative di lotta e di protesta contro la creazione di un Poligono di Tiro previsto nel territorio dei Monti Nebrodi. Da questa battaglia ne scaturirà un’altra, quella della creazione di un’area protetta che metta al sicuro il territorio dei Nebrodi da possibili destinazioni militari e speculazioni. L’area protetta, grazie all’impegno di numerosi attivisti per l’ambiente, diventerà realtà nel 1993 con la legge che istituirà il Parco Regionale dei Nebrodi.

Nel 1985, come ha lui stesso dichiarato, dopo un periodo di ripensamento del suo impegno sociale e politico, grazie anche allo studio delle culture orientali della Cina, dell’India, ma anche dell’Africa animista e degli indiani d’America, arriva “l’illuminazione”, che lo porterà, a diventare un ecologista. Infatti, proprio in quegli anni è tra i fondatori del movimento dei Verdi, caratterizzato, alla sua nascita, da una forte impronta ecologista, punto di riferimento per Il miglioramento della qualità della vita e per lo sviluppo delle attività umane.

ln questo periodo ha anche promosso un’associazione culturale dal nome “Passolento” per escursionisti tranquilli che amano la natura ma non le marce forzate e le fatiche estenuanti.

Rientrato a Sant’Agata di Militello si dedica alla meditazione e al benessere interiore.

Nel 1993, con un gruppo di amici, fonda l’Associazione Ecologista Zefiro con la quale promuove i temi della pace, della mitezza e del rispetto della natura, soprattutto tra i giovani e nelle scuole.

Con un gruppo di amici realizza il periodico “PIU’ O MENO”, distribuito gratuitamente con una tiratura limitata.

Per quattro anni ha insegnato nella scuola alberghiera/liceo classico di Cefalù, dove ha promosso ha promosso degli incontri sull’ambiente, la filosofia orientale, il taoismo e la filosofia zen, coinvolgendo gli studenti delle due scuole nella stesura di un libretto.

Nel frattempo, continua a battersi per la difesa del territorio. Nel 2006 promuove un comitato contro il tentativo di realizzazione di una mega discarica in contrada Oliva, nel territorio dei Nebrodi. Nel 2009 riesce ad evitare la realizzazione di un’altra mega discarica in contrada Carbone situata in prossimità di un torrente, tra i comuni di Sant’Agata di Militello, Acquedolci e San Fratello.

Negli stessi anni si batte, insieme ad un gruppo di cittadini di Sant’Agata di Militello, contro il progetto di abbattimento degli alberi secolari di piazza duomo, riuscendo a salvarli.

Ha scritto vari opuscoli, tra i più importanti ricordiamo: “MARETTIMO”, “102 DETTI IN”; “LA CURA”.

Negli ultimi anni ha insegnato Italiano e Storia presso L’istituto agrario di Caronia e l’Istituto Tecnico Industriale “E. Torricelli” di Sant’Agata Militello, guadagnandosi una grande stima tra i colleghi e gli alunni che ancora oggi lo ricordano con affetto e commozione.

Rino Bertoloni si è spento a Sant’Agata di Militello, il 1° aprile del 2011.